ROGO AL CENTRO COMMERCIALE? Perché può succedere anche a te...
![]() |
Foto Vigili del Fuoco // |
Quando consigli ad un cliente di assicurare la propria abitazione, l'obiezione (o scusa) che sempre più spesso ti capita di sentirti dire è che "E' IMPROBABILE CHE UNA CASA DI MATTONI SI POSSA INCENDIARE".
Ma è proprio così?
Direi proprio di no e in questi giorni ne abbiamo proprio un esempio lampante in quel che è accaduto ad Oderzo con il devastante rogo che ha distrutto una parte del centro commerciale Parco Stella.
Il problema fondamentale spesso non è il materiale con cui è stato costruito un fabbricato (anche se è ovviamente più infiammabile un fabbricato costruito interamente in legno) ma l'eventuale "innesco" dell'incendio stesso che è dovuto, nella maggior parte dei casi, ad un corto circuito all'impianto elettrico o degli elettrodomestici.
Nel rogo in questione l'incendio sembra essere partito dal negozio di elettrodomestici UNIEURO e che poi si è ulteriormente rafforzato a causa nel vicino negozio BRICO dove, probabilmente a causa del materiale in legno in esso contenuto, l'incendio ha preso ulteriore forza.
Sicuramente questo centro commerciale è ben assicurato e la sua ricostruzione non sarà un problema, ma se capitasse a te, puoi dire altrettanto?
A volte per risparmiare 200/300 euro l'anno (il costo della polizza dipende dal valore di ricostruzione dell'abitazione) si rischia di perdere ciò per cui abbiamo risparmiato una vita.
Ne vale la pena?
Fatti questa domanda prima di decidere di risparmiare sull'assicurazione, perché il suo costo è spesso molto minore di quanto una persona è portata a pensare. Vale sempre la pena di farsi fare un preventivo per deciderlo con maggior serenità ed oculatezza.
Passa dai nostri uffici e non resterai deluso anche perché è ancora in vigore l'offerta ITAS che ti regala 6 mesi di assicurazione nel caso tu scelga di assicurare la tua abitazione con un contratto a frazionamento annuale.
Ti aspetto in una delle nostre sedi. Ci puoi trovare a SAN BONIFACIO, SOAVE e MONTECCHIA DI CROSARA.
Francesca Marconi
0 commenti: